Piccolo vademecum
sull’elezione della più alta carica dello stato italiano.
Oggi, 14 gennaio 2015, Giorgio
Napolitano si dimette dal suo secondo mandato come Presidente della Repubblica
italiana. A riconoscergli questa facoltà è direttamente la Costituzione,
all’art. 86.
SIAMO SENZA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA?
Solo formalmente
perché finché non sarà eletto il nuovo Presidente della Repubblica le sue funzioni sono esercitate dal
Presidente del Senato, ossia da Pietro Grasso.
QUANDO SARANNO LE ELEZIONI DEL NUOVO
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA?
Secondo quanto
dice la Costituzione (art. 86) entro 15
giorni da oggi. La prima votazione sarà il 29 gennaio 2015.
CHI SONO I CANDIDATI?
Non ci sono candidati ufficiali, cioè
non vengono presentate liste o candidature come per le elezioni del Parlamento.
Come dice la Costituzione (art. 84) può essere eletto Presidente della
Repubblica ogni cittadino italiano che abbia compiuto i 50 anni di età e goda
dei diritti civili e politici. Chi ha visto il film Benvenuto Presidente! di Riccardo Milani con Claudio Bisio sa
di cosa stiamo parlando!
SE NON CI SONO CANDIDATI UFFICIALI, COME
È POSSIBILE GIUNGERE A UN NOME?
I partiti e i
vari gruppi politici devono cercare di mettersi
d’accordo al loro interno e tra di loro per trovare un nome condiviso, che
rappresenti il maggior numero di persone. Il senso dell’elezione del Presidente
della Repubblica è proprio questo:
condividere la fiducia verso il soggetto che per i successivi 7 anni sarà il
garante dell’unità nazionale e della Costituzione.
CHI PUÒ VOTARE?
Ad eleggere il
Presidente della Repubblica italiana non sono i cittadini ma i loro
rappresentanti in Parlamento. In occasione di queste votazioni i Deputati e i
Senatori si riuniscono tutti insieme nel Parlamento in seduta comune. Oltre ai 630 deputati, ai 315 senatori e ai senatori
a vita (il cui numero è variabile) la Costituzione chiama a votare anche
tre delegati per ogni Regione, ad
eccezione della Valle d’Aosta che ha un solo delegato.
COME AVVIENE L’ELEZIONE?
Parlamentari,
senatori a vita e delegati regionali, riuniti a Palazzo Montecitorio nella sede
della Camera dei Deputati, danno il loro voto al candidato che hanno scelto. Il
voto è segreto, per questo possono
esserci i cd. franchi tiratori cioè persone che hanno dichiarato al loro
partito di essere d’accordo per votare una certa persona che poi, nel segreto
dell’urna, decidono di votare diversamente creando squilibrio nelle previsioni
dei partiti.
CHI VIENE ELETTO?
Nelle prime 3 votazioni può venire
eletto solo chi ottenga la maggioranza
dei 2/3 degli aventi diritto al voto. Se nelle prime 3 votazioni non c’è
questa maggioranza, dalla 4° votazione
in poi sarà Presidente della Repubblica chi ottenga la maggioranza assoluta.
PERCHÉ QUESTA DIFFERENZA DI MAGGIORANZA
TRA LE PRIME VOTAZIONI E LE SUCCESSIVE?
I Costituenti
volevano che il Presidente della Repubblica fosse un soggetto che riscuoteva un
ampio consenso, per questo hanno preteso che si cercasse di raggiungere una
maggioranza dei 2/3. Nonostante questa volontà i Costituenti sapevano anche che
la Repubblica non poteva rischiare di rimanere troppo a lungo senza un
Presidente; per questo hanno stabilito che dalla 4a votazione in poi fosse
sufficiente la maggioranza assoluta (50%+1 degli aventi diritto).
COSA SUCCEDE ORA A GIORGIO NAPOLITANO?
Giorgio Napolitano
era stato nominato senatore a vita
nel 2005 da Carlo Azeglio Ciampi (Presidente della Repubblica prima di lui) e
quindi tornerà a ricoprire questo ruolo. Secondo quanto stabilito dall’ art. 59
della Costituzione Napolitano sarebbe diventato comunque senatore a vita una
volta terminato il suo mandato come Presidente della Repubblica. Questo perché
ogni Presidente della Repubblica diventa di diritto senatore a vita.
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